Cento anni dall’uccisione di Giacomo Matteotti, Falcomatà: «Simbolo di libertà e democrazia, esempio fondante sul quale si basa la nostra Repubblica antifascista»
Il sindaco alla cerimonia di commemorazione del martirio del deputato organizzata dal Partito dei Socialisti Italiani reggino e Ampa Venticinqueaprile
«Un simbolo di libertà, esempio fondante sul quale si basa la nostra Repubblica democratica e antifascista». Così il sindaco Giuseppe Falcomatà nel ricordare Giacomo Matteotti, nel corso della commemorazione sul Lungomare dell’anniversario dei cento anni dall’uccisione del deputato socialista.
Il Partito dei Socialisti Italiani e l’Associazione Venticinqueaprile Ampa hanno organizzato una cerimonia, con lettura di testi, davanti alla targa dedicata al deputato socialista, collocata in prossimità del monumento ai Caduti sul Lungomare. L’iniziativa si è svolta in contemporanea con l’evento programmato a Roma dal circolo culturale Giuseppe Saragat-Giacomo Matteotti ne pressi del luogo sul Lungotevere Matteotti in cui il deputato socialista, che qualche giorno prima aveva denunciato con grande coraggio l’illegalità e le violenze fasciste, fu sequestrato, percosso fino alla morte e gettato all’interno di un bosco.
«Volevo ringraziare a nome dell’Amministrazione comunale e metropolitana la Federazione cittadina del Partito Socialista e l’Associazione Venticinqueaprile Ampa – ha spiegato il sindaco Falcomatà – perché l’anniversario della commemorazione di Matteotti è stato un momento costante che ci ha accompagnati in questi anni, attraverso varie iniziative che ne hanno celebrato il ricordo, la memoria ma, soprattutto, ne hanno portato avanti l’esempio. Possiamo fare qualcosa in più per la sua riconoscibilità in città dal punto di vista della toponomastica».
«Il centenario dall’uccisione – ha spiegato il primo cittadino – ci richiama alla sua testimonianza di vita e di valori politici nel nostro Paese. Anche nella giornata di oggi vuole essere un messaggio chiaro per noi su come interpretare il ruolo non solo di istituzioni, ma di impegno politico quotidiano e appassionato al servizio di un valore e di un ideale di politica. Ancor più valore, in un momento storico nel quale i nostri rappresentanti al governo hanno difficoltà a definirsi antifascisti, quindi ad applicare la Costituzione che è, prima di tutto, una Costituzione antifascista. Oggi, in cui sono a repentaglio le libertà personali, per il modo in cui il governo italiano decide di interpretare il proprio ruolo di guida del Paese, ricordare Matteotti è un modo per ribadire che l’Italia e la nostra città, nel suo esempio, continueranno a camminare sul solco di libertà, democrazia, della solidarietà, inclusione sociale, tutela e supporto della marginalità e povertà del territorio e tenendo alti i valori dell’antifascismo».